
I GOTI
danielesalarioI Goti(in latinoGothones) furono una federazione di tribù germaniche orientali che invasero l'Europa centro-meridionale nell'ultimo periodo dell'Imperatore Romano d'Occidente, che, secondo le loro stesse tradizioni, erano originarie dell'isola di Gotland e della regione di Gotaland in Svezia
La divisione successiva in Visigoti(ramo occidentale; dal tedesco Westgoten) e Ostrogoti (ramo orientale; dal tedescoOstgoten) e in Gepidi(ramo settentrionale) avvenne solo sul finire del IV secolo, anche se è diventato uso comune accomunare i primi ai Tervingi e i secondi ai Grutungi. Nel IV e V secolo furono spinti a occidente dagli Unni e, dopo la fine dell'Impero romano d'Occidente (476), fondarono i regni romano-barbarici visigoto, grosso modo tra le attuali Francia e Spagna, e il regno ostrogoto, che comprendeva l'Italia e la Penisola Balcanica nordoccidentale.
Nel 250 si divisero dai Goti e nacque appunto il regno ostrogoto. Il primo re si chiamava Ostrogota ed era della stirpe degli Amali. Nel 251 gli Ostrogoti uccisero l'imperatore romano Decio, più tardi saccheggiarono alcune isole dell'Egeo e conquistarono la Tracia e la Mesia. Nelle prime fasi della loro migrazione dalla Scandinavia, gli Ostrogoti, o goti d'Oriente fondarono un regno a nord del Mar Nero, dal III al IV secolo (Cultura di Černjachov). Ma nel 340 ricominciarono le scorrerie e conquistarono il regno vandalo (che prima della conquista del Nordafrica si trovava in Dacia) e presero questa popolosa regione. Dopo queste vittorie assoggettarono popoli slavi ed arrivarono fino al Mar Baltico, ed alcuni storici paragonarono le loro imprese a quelle di Alessandro Magno, perché avevano creato un regno che partiva dalla Grecia ed arrivava fino al mar Baltico.

In seguito alla divisione dei Goti in Visigoti ed Ostrogoti, avvenuta nel III secolo, gli Amali divennero la dinastia reale degli Ostrogoti. Alla morte di Teodato, avvenuta nel 536, gli Amali si estinsero definitivamente
In Italia, nel 476 il barbaro Odoacre depose l'ultimo imperatore romano Romolo Augustolo, e si proclamò re delle genti d’Italia. Caduto l'Impero romano d'Occidente, era rimasto in piedi quello d'Oriente, il cui imperatore Zenone intendeva riconquistare l'Occidente, in mano ai barbari.
Il periodo compreso tra il 477 ed il 483 vide una lotta a tre tra Teodorico Amal, che successe al padre nel 474, Teodorico Strabone e l'imperatore Zenone. Nel corso di questo conflitto le alleanze cambiarono più volte, e buona parte dei Balcani vennero devastati. Alla fine, dopo la morte di Strabone avvenuta nel 481, Zenone scese a patti con Teodorico. Solo un anno dopo Teodorico e Zenone ripresero il loro conflitto, e di nuovo Teodorico invase la Tracia saccheggiandola. Fu allora che Zenone pensò di prendere due piccioni con una fava, e provocò Teodorico contro un altro vicino nemico dell'Impero, il regno italiano di Odoacre.

In numero forse di 250.000 tra uomini, donne e bambini, condotti da Teodorico loro re, si scontrarono con Odoacre ad Aquileia e lo batterono a Verona (489). Odoacre scese invano nell'Italia centrale per ottenere aiuti da Roma. Riguadagnata Ravenna riuscì a battere l'avversario e a chiuderlo in Pavia: ma i Visigoti, giunti dalla Spagna in aiuto dei loro consanguinei, ruppero il blocco. La guerra continuò un altro anno finché l'11 agosto 490 Odoacre fu sconfitto definitivamente sull'Adda e venne costretto a rifugiarsi a Ravenna. Dopo un lungo assedio a Ravenna, nel febbraio 493 Odoacre si arrese a Teodorico con la promessa di aver salva la vita; ma Teodorico, violando i patti, uccise Odoacre a tradimento durante un banchetto, con le proprie mani, e ne fece uccidere i parenti e i seguaci. Secondo altri, Odoacre fu invece giustiziato dopo rapido processo condotto dallo stesso Teodorico, in quanto stava tentando di indurre alcuni generali ostrogoti alla rivolta per riconquistare il trono.
Gli Ostrogoti costituirono un nuovo regno romano-barbarico in Italia, che si estendeva fino alla Pannonia a nord est e alla Provenza a nord ovest. Come Odoacre, anche Teodorico poteva vantare il titolo di patrizio e rispondeva all'imperatore di Costantinopoli con la qualifica di viceré d'Italia. Il suo regno fu caratterizzato da un relativo ordine interno, anche se i luogotenenti reali violarono sovente le disposizioni di Teodorico di rispettare la popolazione latina. Inoltre Teodorico favoriva una coesistenza tra romani e ostrogoti dividendo la società, in romana e ostrogota. I romani si occupavano dell'amministrazione dello stato mentre gli ostrogoti del comando politico ed economico.
Il regno sopravvisse fino all'intervento diretto in Italia dell'imperatore d'Oriente Giustiniano I e alla susseguente guerra goto-bizantina.

La religione ufficiale era l'arianesimo; la diffusione di quest'ultimo fu favorita dalla traduzione della Bibbia in lingua gotica da parte del vescovo Ulfila, sostenitore dell'eresia ariana.
Un'altra differenza tra i Germani ed i Romani consisteva nella diversità del diritto romano da quello ostrogota.
Questi ultimi infatti avevano un diritto consuetudinario, cioè basato su leggi diverse per ogni tribù, come l'ordalìa e la faida, che fu sostituita in seguito dal guidrigildo. I Romani avevano un diritto codificato, ossia scritto, che coinvolgeva tutti i territori e tutti gli abitanti dell'Impero.
A
causa della breve storia del regno, l'arte di Ostrogoti e Romani non subì una
fusione. Sotto il patrocinio di Teodorico ed Amalasunta, comunque, vennero
svolti numerosi restauri di edifici dell'antica Roma. A Ravenna vennero
costruite nuove chiese ed edifici monumentali, molti dei quali sono tuttora in
piedi. La Basilica di Sant'Apollinare Nuovo,
il suo battistero,
e la Cappella Arcivescovile seguono uno stile architettonico tardo
romano, mentre il Mausoleo di Teodorico mostra elementi puramente gotici, tipo
il mancato uso dimattonia cui vennero preferiti blocchi di calcare istriano,
o il tetto in monoblocco di pietra da 300 tonnellate. Alla vigilia della guerra greco-gotica San Benedetto di Norcia fondò i monasteri di Subiaco, poi di Montecassino (verso il 529) e dettò la Regola del più importante ordine monastico dell'alto Medioevo.

Buona parte dei lavori di letteratura gotica (redatti durante il regno ostrogoto) sono in lingua latina, nonostante alcuni dei più vecchi siano stati tradotti in greco ed in gotico. Cassiodoro, come molti altri con le stesse origini, servì lealmente Teodorico ed i suoi eredi, come descritto nelle sue opere del tempo.
Boezio è un'altra importante figura del
tempo. Ben educato e proveniente da una famiglia aristocratica, scrisse di
matematica, musica e filosofia. Il suo lavoro più famoso, il De consolatione philosophiae, venne
scritto mentre si trovava imprigionato con l'accusa di tradimento.


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