Sallustio compie una
scelta storiografica nuova: raccontare le imprese di Roma
carptim (da
carpere, afferrare), cioè per argomenti, rifiutando la più tradizionale costruzione annalistica.
Si focalizza, quindi, solo su due episodi significativi per analizzare cause e conseguenze della crisi istituzionale in cui era caduta Roma, nella prima ragionando sulla politica interna, nella seconda su quella estera.